La Fisiologia del Cambiamento


Identificazione del Tracollo Anevrotico nella Psicoterapia PAT, in Ralazione alla Remissione dei Sintomi di Disagio Psichico

Nella ricerca viene indagata l’attività del Processo Anevrotico Terapeutico PAT, durante un percorso di analisi individuale, a questo scopo viene utilizzato il valore GSR (galvanic Skin Resistance). Si tratta di un parametro dotato di caratteristiche note, relativo alla resistenza elettrica che la pelle oppone al passaggio di una modesta corrente continua misurata in aree anatomiche del palmo della mano. Nel corso delle registrazioni effettuate circa il parametro GSR con le sue possibili varianti, si è notato che in corrispondenza di determinate fasi della psicoterapia avveniva in tempi brevissimi (generalmente inferiori ai 9 secondi) una intensa attenuazione del valore in questione. Tale repentina decrescita è detta Tracollo Anevrotico (TA). Esso corrisponde ad una attenuazione uguale o maggiore del 27,6% rispetto al valore iniziale di una componente specifica della variabile in questione, detta GSR T. Nel corso delle analisi protratte nel tempo, nei pazienti del campione sono stati rilevati i miglioramenti a seguito della presenza del TA stabilendo che nella psicoterapia PAT il TA ad esso relativo coincide con il miglioramento osservato .

Introduzione

La pelle oppone una determinata resistenza al passaggio della corrente continua. Tale Resistenza, espressa in  Khom, è tanto minore quanto maggiore è l’emissione di sudore che a sua volta in relazione allo stato d’animo dell’individuo. Questo significa che maggiore è l’attivazione emotiva e minore sarà la resistenza che la pelle oppone al passaggio della corrente.

Nel corso di una psicoterapia l’attivazione sudoripara è in relazione all’intensità emotiva percepita dal soggetto. La grande variazione della resistenza elettrica epidermica rilevata sul palmo della mano, è stata utilizzata come parametro per rilevare l’intensità emotiva del soggetto evidenziando un forte legame tra questa variabile, il TA e la guarigione. Scopo dello studio è provare la correlazione tra remissione dei sintomi del disagio psicologico a seguito della metodologia del PAT ed il il manifestarsi del Processo Anevrotico nel  soggetto.

Metodo e materiali

Lo studio sperimentale è stato eseguito in un campione casualmente determinato, composto da 54 soggetti, 26 maschi e 28 femmine. Il campione è stato suddiviso a seconda della presenza contemporanea o meno, di Disturbi DepressiviDisturbi AnsiosiDisturbi di Altra Natura. In esso è stato studiato e misurato il parametro GSR, con le relative variazioni.

Per ogni individuo durante le sedute di psicoterapia si è proceduto alla memorizzazione dei tracciati, come già riportato in studi precedenti. Successivamente, a distanza di un tempo noto, sono stati somministrati questionari per risalire al motivo del miglioramento riscontrato.

La freccia del grafico indica la potente attenuazione dei valori GSR che prende il nome di Tracollo Anevrotico.

Risultati

Insieme alla dimostrazione che il PAT provoca il TA a cui segue una remissione dei sintomi, si sono avuti risultati accessori che riassumiamo di seguito: sia nei maschi che nelle femmine il disturbo d’ansia tende a diminuire con l’aumentare dell’età; di seguito, nei soggetti campionari di genere maschile il disturbo depressivo tende ad aumentare con l’età. Per quanto riguarda disturbi diversi rispetto a quegli di ansia e di depressione, la percentuale è superiore nei maschi e sia nei maschi che nelle femmine la classe di età da 40 a 49 anni fa registrare la maggior presenza di altre patologie. Ancora, le femmine assumono maggiormente terapia farmacologica rispetto ai maschi. Inoltre, nel campione In ognuna delle pazienti con disturbo d’ansia si è manifestato il TA ad eccezione della classe di età 40-49 anni in cui solo il 50% delle Femmine riportato il TA. Nei maschi la percentuale di TA osserva ti è del 100% da 30 a 49 anni mentre Passa al 50% tra il 50 e 59 anni, fino a risultare assente negli over 60.

Oltre a questi riscontri accessori, i dati sostanziali riguardano il fatto che in corrispondenza del TA i pazienti hanno riportato un intenso miglioramento. Nel campione risulta che il TA si è manifestato nel 95,5% dei casi prima del periodo percepito dal paziente e nel 86,4% dei casi all’interno del suddetto periodo. Inoltre nel 88,9% dei casi il TA è avvenuto in un periodo esattamente individuato dal paziente come inizio del proprio miglioramento. Appare interessante notare che questi valori sono identici sia nel sesso maschile che femminile. Argomento centrale, altamente significativo sia nei maschi che nelle femmine, è il fatto che in presenza dei TA sia stato rilevato un benessere più che triplicato esattamente con un incremento del 247% rispetto al periodo precedente il TA stesso.

Conclusioni

Il dato sostanziale dello studio riguarda la presenza di una fase di profonda destrutturazione della personalità denominata Tracollo Anevrotico (TA), che si sviluppa durante la psicoterapia eseguita con la teorizzazione PAT. In concomitanza con il TA, avviene una decisa remissione dei sintomi che si manifesta in modo statisticamente significativo. Questa osservazione porta a valutare il PAT in grado di determinare il  cambiamento vantaggioso preannunciato dal TA. I dati fanno supporre che il TA sia conseguente ad una condizione relazionale di particolare intensità, in gran parte non rilevata dal paziente stesso.

In tutti i pazienti in cui è stato rilevato, il TA è avvenuto in corrispondenza di status intensi, spesso non percepiti dal soggetto stesso, il quale generalmentene ne conserva comunque un ricordo straordianariamente poderoso; comprovando l’ipotesi di una organizzazione mentale di cui non si è integralmente consapevoli. Essa è comunque dovuta alla reale Natura Individuale

La condizione osservata porta a supporre che il Processo Anevrotico Terapeutico  promuova un ricondizionamento personale nella dinamica psicologica individuale. Questo attribuisce valore primario alla comunicazione spontaneatra i due individui della coppia terapeutica, al di là di ogni impostazione tecnica, determinando la condizione in cui chi è dotato di equilibrio maggiore lo promuove presso l’altro. Stante questa premessa deduttiva, è verosimile supporre che il PAT possa essere utilizzato in abbinamento a qualunque orientamento psicoterapeutico, con risultati spiegabili e concomitanti.