C’era una volta il “mio dottore”.

La Giornata Mondiale del Malato è un’occasione per riflettere sulla crisi della sanità e sulla disumanizzazione della medicina. Il rapporto medico-paziente è sempre più distaccato a causa di tecnologia e burocrazia, riducendo l’umanità nelle cure. Serve un cambiamento che valorizzi empatia, rispetto e gentilezza nel settore sanitario. Solo attraverso un nuovo approccio umano si può migliorare la qualità della cura e il benessere dei pazienti.

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tecnologia; insonnia; ragazza sveglia di notte;

Tecnologia e insonnia: come smartphone e tablet influiscono sul sonno

L’uso di smartphone e tablet prima di dormire può compromettere la qualità del sonno, sopprimendo la melatonina con la luce blu e stimolando eccessivamente il cervello. Per ridurre l’impatto, è utile spegnere i dispositivi almeno 30 minuti prima, utilizzare filtri luce blu e adottare routine serali rilassanti. Piccoli cambiamenti possono migliorare il riposo e prevenire problemi di salute.

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Come la psicoterapia cambia il cervello: Evidenze neuroscientifiche

Le neuroscienze dimostrano che la psicoterapia può modificare il cervello grazie alla neuroplasticità. Studi recenti mostrano che terapie come CBT, psicodinamica ed EMDR influenzano aree cerebrali legate a emozioni e pensieri. Questi cambiamenti migliorano la gestione dei sintomi e riducono lo stigma, valorizzando la psicoterapia come intervento neurobiologico concreto.

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Neurogenesi e neuroplasticità del cervello

Lo studio del cervello e della mente è uno dei più grandi enigmi della scienza. Negli ultimi anni, la neurogenesi e la neuroplasticità hanno dimostrato la capacità del cervello di rinnovarsi attraverso l’apprendimento e nuove esperienze. I neuroni specchio, che facilitano l’empatia e l’imitazione, svolgono un ruolo cruciale nell’apprendimento e nelle relazioni sociali. L’attività mentale costante è fondamentale per preservare la salute cerebrale e prevenire il declino cognitivo.

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Salute e Neuroscienze: Il Collegamento Essenziale per il Benessere

Il testo esplora la stretta connessione tra salute e neuroscienze, evidenziando l’importanza del cervello nel mantenimento del benessere fisico e mentale. Descrive come emozioni e stress influenzino la salute, il ruolo della neuroplasticità, l’impatto della nutrizione, del sonno e della meditazione sulla salute neurologica. Infine, analizza le terapie innovative per la gestione del dolore e l’importanza dell’equilibrio ormonale e della socializzazione per la salute mentale.

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Una nuova teoria della mente

toricamente, la mente è stata studiata dai filosofi, da Platone a Cartesio. Oggi, studiosi come Thomas Nagel e David Chalmers descrivono la coscienza come sensazioni fenomeniche, chiamate qualia. Joseph LeDoux, nel suo libro “I quattro mondi dell’uomo”, afferma che i neuroscienziati devono spiegare la coscienza come parte della nostra composizione fisica e biologica.

LeDoux sostiene che le attività mentali derivano da processi fisici nel cervello e che le connessioni sinaptiche, influenzate geneticamente, ci rendono unici. Il problema della mente e della coscienza è stato affrontato da scienziati come Antonio Damasio e Michael Gazzaniga, che evidenziano l’importanza dei processi inconsci.

LeDoux propone che l’essere umano esista in quattro mondi intrecciati: biologico, neurologico, cognitivo e cosciente. Questi mondi riflettono il nostro passato evolutivo e spiegano il nostro presente. La mente umana, secondo LeDoux, è unica per la sua capacità di creare una narrazione della propria vita, una caratteristica che ci distingue dagli altri animali.

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Che cosa significa essere umani

Essere umani significa bilanciare neurobiologia e qualità intellettuali, sociali e morali. La nostra umanità non è innata ma acquisita, influenzata da interazioni e scelte. Scienziati e filosofi dibattono se siamo determinati geneticamente o dotati di libero arbitrio.

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ansia; immagine disegnata cervello;

Basi Neurologiche dei disturbi d’ansia

Questo testo affronta le basi neurologiche dei disturbi d’ansia, distinguendo tra ansia e paura e spiegando come queste siano collegate a diverse aree del cervello. Si discute anche delle strutture cerebrali coinvolte nei disturbi d’ansia, come l’amigdala e l’ippocampo, e delle disfunzioni neurotrasmettitoriali legate a tali disturbi. Inoltre, vengono presentate le terapie per l’ansia, sottolineando l’importanza della psicoterapia oltre ai farmaci. Si evidenzia anche il ruolo della genetica e dell’ambiente nelle cause dei disturbi d’ansia. In conclusione, si sottolinea che le cause ambientali hanno un impatto maggiore rispetto alle cause genetiche nello sviluppo di questi disturbi.

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